Oggi la Commissione Trasporti, su mia proposta, ha espresso parere favorevole al contratto di programma tra Stato italiano, Ferrovie dello Stato e TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin sas, la società incaricata di realizzare la sezione transfrontaliera della Torino-Lione, che include il tunnel di base lungo 57 km). Hanno votato a favore PD, Italia Viva e le opposizioni, ha votato contro il M5S.
Il documento era stato approvato dal CIPE, registrato dalla Corte dei Conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 maggio 2018 e da allora era rimasto nei cassetti per veti politici.
Un mese fa é stato inviato alle Commissioni parlamentari per il parere, un passaggio obbligatorio prima della sottoscrizione del contratto, e oggi la Camera si é espressa a favore.
Ora c’è stato il nulla osta alla sottoscrizione formale del contratto, che é una delle condizioni (i “milestones”) poste dall’Unione europea, che finanzia il 40% dei costi della tratta trasfrontaliera, per verificare la serietà dell‘impegno del Governo italiano e aprire di conseguenza la negoziazione per incrementare dal 40% al 50% la quota di partecipazione europea ai costi dell’opera.
La sottoscrizione del contratto di programma permette inoltre di erogare sul territorio piemontese le risorse economiche previste a compensazione dell’intervento. Oltre ai 9 milioni di finanziamenti già erogati ai comuni, la firma del contratto permetterà l’erogazione immediata di altri 32 milioni, su interventi che sono già stati individuati dalla Regione Piemonte e dai Comuni interessati dall’opera.
La firma sblocca inoltre ulteriori 57 milioni di risorse, che verranno pagate dallo Stato italiano, tramite TELT, alla Regione Piemonte, che attraverso l’Osservatorio TAV concorderà con i Comuni come utilizzarli sul territorio.
Non solo oggi quindi si regolarizzano definitivamente i rapporti contrattuali e si da certezza giuridica ad un’opera in corso di realizzazione, ma si creano le condizioni per ridurre il costo dell’intervento a carico dei cittadini italiani e si permette l’erogazione di quasi 100 milioni di risorse fresche sul territorio della Val Susa.
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