Perché chiedo a Fassino di ricandidarsi
Lettera a Repubblica
Caro Direttore,
la sollecitazione di Tropea, che apprezzo, stimola una mia risposta, seppure breve.
E’ chiaro che le prossime elezioni amministrative rappresentano senz’altro un test di rilevanza nazionale, sicuramente per l’importanza dei comuni che vanno al voto, Roma, Milano, Napoli e Torino, ovvero le prime quattro città del Paese. In Piemonte, oltre ad altri 140 comuni, verranno rinnovate le amministrazioni di Torino e Novara: dunque il capoluogo di Regione e la seconda città del Piemonte. Una tornata elettorale che coinvolgerà quasi un milione e mezzo di piemontesi, un terzo della popolazione complessiva.
La maggior parte dei comuni che andrà al voto è stata amministrata da sindaci del Partito Democratico, che hanno lavorato – con capacità e spirito di servizio – alla risoluzione dei problemi veri dei cittadini, in assenza di scandali o fenomeni di mala amministrazione, così come, peraltro, dovrebbe avvenire normalmente. Sono amministratori la cui prosecuzione dell’impegno rappresenta un valore, una risorsa preziosa per la nostra Regione. Chi si occupa con passione ed etica di amministrare il bene pubblico non lo fa certo come scelta residuale. L’Amministrazione di centrosinistra di Novara, in primis il Sindaco, Andrea Ballarè, restituisce ai novaresi una città certamente migliore dopo questi primi cinque anni, a partire dallo straordinario incremento del flusso turistico. E comprendo e condivido l’orgoglio del Sindaco Piero Fassino nel rivendicare gli straordinari risultati raggiunti dalla Città, indubbiamente sotto gli occhi di tutti, primo fra i tanti il consolidamento della dignità internazionale di Torino, costantemente palcoscenico di iniziative che ne hanno consentito la comparazione con le grandi capitali europee.
Il Partito Democratico del Piemonte si avvicina dunque alle prossime elezioni auspicando la continuità delle attuali amministrazioni, nella consapevolezza dei positivi risultati ottenuti e non certo per comodi automatismi. Confidiamo che lo spirito di servizio dei nostri sindaci li porti ad accettare una nuova candidatura e a mettere a disposizione della propria comunità altri cinque anni della propria vita. Spero che ciò possa avvenire; in caso contrario sapremo attingere al patrimonio di esperienza amministrativa e politica presente nella nostra Regione per offrire ai piemontesi proposte autorevoli, all’altezza della difficile missione del governo locale.
Nel frattempo stiamo lavorando, attraverso le nostre organizzazioni provinciali, per individuare sia le esigenze attuali delle città che vanno al voto nel 2016, sia le migliori scelte possibili per il futuro da costruire insieme. Faremo tutto ciò con conferenze programmatiche e con workshop con le parti sociali, ma anche con gli strumenti di ascolto e di partecipazione diffusa dei cittadini che oggi la tecnologia fornisce. I cittadini torinesi e piemontesi meritano il massimo rispetto e coinvolgimento: per noi questo significa ascoltare le loro proposte ed offrire un progetto di governo ambizioso ed una guida autorevole e affidabile.
Davide GARIGLIO
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