Autostrada Asti- Cuneo
Le dichiarazioni di Toninelli durante l’audizione di ieri davanti alle Commissioni Ambiente di Camera e Senato fanno chiaramente capire che il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo ritorna nel libro dei sogni.
L’ipotesi su cui avevano lavorato Governo nazionale e Giunta regionale piemontese e su cui la Commissione europea aveva dato il suo placet, ossia il finanziamento incrociato dell’opera attraverso un prolungamento della concessione della Torino Milano per recuperare le necessarie fonti di finanziamento degli investimenti é evidentemente incompatibile con la volontà di nazionalizzazione di tutte le concessioni autostradali annunciata ieri ufficialmente in Parlamento.
Avrei voluto chiederlo al ministro Toninelli, ma il presidente Benvenuto, per proteggere un ministro uscito malmenato dai commissari , ha dichiarato chiusa la seduta, incurante del fatto che alle domande dei commissari non sia stata data dal ministro risposta alcuna.
Nei prossimi giorni interrogheremo il ministro in Aula per chiedergli di manifestarci chiaramente come intende procedere per completare l’autostrada Asti Cuneo.
Non siamo partigiani di una soluzione giuridica particolare, ma ci interessa capire in quali tempi e con quali meccanismi si può dare certezza ai piemontesi del completamento dell’opera.
Noi pretendiamo che il corridoio Asti Cuneo sia completato. Dopo ieri, però, ci pare di essere tornati al punto di partenza, come nel gioco dell’oca, vanificando cinque anno di lavoro.
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