Riina intervistato da Vespa:_basta con questo tipo di ‘servizio pubblico’
A me fa ribrezzo ascoltare su Rai1 il figlio di Riina che racconta che genitore dolce e premuroso fosse suo padre. Suo padre con le mani sporche del sangue di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pietro Scaglione, Pio La Torre, Giuseppe Russo, Carlo Alberto della Chiesa e altre centinaia di persone. Suo padre, che anche dal carcere ha minacciato Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti, Antonino di Matteo e tante altre persone dalla schiena dritta. Quella schiena dritta che non ha avuto Vespa, non ha avuto la Rai. Paolo Borsellino diceva che la lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Ieri queste parole sono state calpestate, e con loro sono state calpestate le vittime della mafia, le loro famiglie, chi vive sotto scorta e anche tutti quelli che nel loro piccolo ogni giorno lottano per un mondo più giusto. Prima i Casamonica, ora Riina: é ora di farla finita con questo tipo di “servizio pubblico”.
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