Il dossier dell’Ue è dell’amministratore delegato della società di Ponte
Silvia Maffii, l’autrice dello studio dell’Unione europea che promuove la Tav, non è come affermano il ministero delle Infrastrutture e lo stesso Ponti una semplice consulente della Trt Trasporti e Territorio, ma l’amministratrice delegata e socia di maggioranza della società presieduta dal capo dell’indagine costi-benefici voluta dal governo italiano. Ma non finisce qui: tra gli esperti che hanno redatto lo studio Ue troviamo anche un membro del Cda e socio di maggioranza della Trt Trasporti: Angelo Martino. Veniamo quindi a sapere che i 4 soci di maggioranza (detengono infatti ciascuno il 18,4 per cento delle quote) e dirigenti di primo piano di una stessa società di consulenza si sono divisi perfettamente per elaborare due documenti sullo stesso tema ma con due opposte conclusioni: da una parte i SI TAV Silvia Maffii e Angelo Martino e dall’altra i NO TAV Marco Ponti e Riccardo Parolin. Emerge quindi chiaramente che Ponti non solo non poteva non sapere che i due soci stavano conducendo uno studio per l’Unione europea. Questa vicenda smentisce in maniera definitiva qualsiasi fondamento di attendibilità del documento costi – benefici imposto da Toninelli e dal M5S.
Di seguito la visura camerale (clicca sulla foto per ingrandirla):
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